Nuova tassa su gli smartphone
Nuova tassa smartphone – ilcorrierino.com

Una nuova tassa da affrontare, ma stavolta legata all’utilizzo dello smartphone: molti utilizzatori saranno costretti a pagarla.

Che brutta faccenda il caro vita, soprattutto quando le uscite economiche diventano troppo ingenti per sostenere le entrate. Alcuni cittadini sentono maggiormente il peso di questa situazione, mentre altri navigano discretamente nel bel mezzo dell’inflazione, cercando però di risparmiare dove possibile. Tuttavia, diventa complesso parlare di risparmio quando le cose fino a ieri gratuite, potrebbero diventare di punto in bianco a pagamento.

Questo sta accadendo agli smartphone, o meglio, ad alcuni servizi che fino a ieri erano gratuiti. La spesa in questione possiamo definirla come una sorta di tassa, ma la verità è che da oggi sarà obbligatorio pagare un servizio in particolare, sempre che si decida di continuare ad utilizzarlo.

Nuova tassa sull’utilizzo dello smartphone

La maggior parte delle persone oramai possiede un telefono cellulare, che utilizza per servizi come Whatsapp, chiamate, ma anche semplicemente navigare sui social network. Tra i mille utilizzi troviamo chi decide di guardare anche contenuti multimediali come video, serie tv, film e partite di calcio. Proprio per chi fa uso di questi servizi, la novità potrebbe generare una certa amarezza.

Misure contro la pirateria streaming
La lotta contro la pirateria – ilcorrierino.com

La lotta contro la pirateria: abbonamento obbligatorio e fino a 5mila euro di multa

I costi sempre più elevati per poter seguire le partite di calcio tramite piattaforme come Dazn e Sky non sono certo un incentivo per gli italiani ad abbonarsi ai vari piani offerti. Di conseguenza, molti cercano alternative, spesso ricorrendo a siti non autorizzati per guardare le partite della propria squadra del cuore o le proprie serie preferite. Tuttavia, questa pratica è illegale e recentemente è stata avviata una dura battaglia contro la pirateria, con l’introduzione della piattaforma Piracy Shield.

Questa nuova iniziativa ha destato preoccupazione tra gli italiani, poiché Piracy Shield è entrata in funzione all’inizio di febbraio e ha già bloccato oltre 2.000 indirizzi IP che trasmettevano illegalmente eventi calcistici nazionali e internazionali. È importante notare che la piattaforma non si limita solo a bloccare i siti pirata, ma è in grado anche di identificare gli utenti che li visitano, lasciando tracce online.

La lotta contro la pirateria ha conseguenze serie. Coloro che continuano a guardare le partite su questi siti illegali, nonostante l’introduzione di Piracy Shield, rischiano multe molto elevate. A seconda della gravità dell’illecito, le sanzioni possono variare da 150 euro fino a 5.000 euro. In buona sostanza, è importante per gli appassionati di calcio, reality e serie tv essere consapevoli di ciò che sta accadendo, poiché a breve saranno costretti ad attivare un abbonamento, sempre se vorranno continuare ad utilizzare i servizi streaming.