Attenzione, l'omicidio stradale è concesso
Automobilista (pexels) corrierino.it

L’omicidio stradale è l’altra manovra lasciata in sospeso dal Codice della Strada: che cosa sta succedendo in Italia?

Guidare in Italia sta diventando sempre più complicato, non solo per il traffico o per il rischio di incidenti, ma anche per le continue modifiche al Codice della Strada. Oltre ai soliti divieti e restrizioni, ora si rischiano multe salate anche per questioni burocratiche di cui pochi sono realmente a conoscenza.

Un esempio recente riguarda la responsabilità di chi presta la propria auto. Se il nome del conducente abituale non compare nell’assicurazione o nel libretto, si rischia una sanzione pesante. In altre parole, se presti l’auto a un amico o a un familiare per un periodo prolungato e non aggiorni i documenti, potresti ricevere una multa.

Il tutto capita ormai senza nemmeno aver commesso una reale infrazione stradale. Una stretta burocratica che aumenta la complessità della vita degli automobilisti e aggiunge nuove fonti di preoccupazione a chi si mette alla guida. Specie i giovani.

Regole in continua evoluzione

Ogni anno il Codice della Strada viene aggiornato, spesso con modifiche importanti. Il problema? Quasi nessuno ne è davvero al corrente. Non ci sono campagne informative efficaci, non si vedono spot o avvisi chiari per i cittadini. L’accesso alle informazioni è complicato, frammentato e poco pubblicizzato.

Il risultato è che molti automobilisti scoprono le nuove regole solo quando ricevono una multa o quando un agente li ferma per un controllo. L’unico tema sulla sicurezza stradale che sembra avere risonanza mediatica è quello promosso da Matteo Salvini, che si concentra su slogan e repressione, ma lascia fuori tanti dettagli importanti che avrebbero un impatto concreto sulla vita dei cittadini.

Attenzione, l'omicidio stradale è concesso
Auto in corsa (pexels) corrierino.it

L’omicidio stradale

Tra le tante modifiche recenti al Codice della Strada, ce n’è una che non è stata affrontata e di cui nessuno parla: l’omicidio stradale. In Italia, infatti, non basta causare la morte di qualcuno alla guida per essere automaticamente puniti. Serve l’aggravante di essere sotto effetto di alcol o droghe. Senza questa condizione, l’omicidio stradale non viene considerato un reato con conseguenze particolarmente severe.

Questo vuol dire che un conducente distratto, imprudente o irresponsabile può causare un incidente mortale e cavarsela con pene minime, a meno che non risulti positivo ai test tossicologici. Una falla enorme nella legge, che rende la sicurezza stradale un concetto ancora troppo aleatorio. E mentre si discute di targhe alterne, divieti e sanzioni minori, questa vera emergenza rimane ignorata.