Calcolo e programmazione pagamenti gennaio 2025
Mani di donna che effettuano pagamento con carta e calendario gennaio (Canva) Ilcorrierino.com

Nuovo anno, nuovi pagamenti: con questo calendario, non hai più scuse per sbagliare, ecco le date che devi appuntarti. 

L’anno è appena iniziato e già non si fa altro che parlare di pagamenti e di denaro. Per chi ha delle responsabilità, a livello economico, non esiste festa che tenga. Ognuno deve adempiere ai propri compiti ed effettuare i pagamenti che vanno effettuati. Per questo gennaio 2025, dunque, ci sono tre date importanti da segnare.

Sono davvero tanti gli appuntamenti da rispettare e le date da appuntare, ma alcune sono più vicine di altre, quindi non devi perdere altro tempo. Chiaramente, ogni scadenza fiscale si riferisce a una determinata categoria di lavoratori o di persone in generale.

Conoscendo, dunque, la tua situazione, saprai anche qual è la data che ti riguarda. Ma, ora scopriamo insieme tutti gli appuntamenti previsti per questo primo mese dell’anno, per vedere chi aprirà in bellezza il 2025.

Il 2025 inizia con i botti

Tasse e contributi, che ti piaccia o no, sono doveri del cittadino, quindi non puoi esimerti dal pagarli. Per questo motivo, ti illustreremo, in modo semplice, il calendario previsto per il mese di gennaio. Non avrai più scuse e non potrai più ritardare, perché le date sono queste e sono ben precise. Innanzitutto, ad aprire le danze, il 10 gennaio, ci pensa il pagamento della quarta rata del 2024 dei contributi INPS colf e badanti. In questo caso, potrai procedere al versamento di denaro attraverso tre distinte modalità, ovvero online con PagoPA, attraverso tabaccherie e ricevitorie addette, tramite l’app IO.

Entro il 12 gennaio, poi, tutti i datori di lavoro che intendono far godere dei fringe benefit 2024 ai loro dipendenti, devono provvedere al pagamento dei corrispettivi importi. Anche se il pagamento deve essere fatto entro il 12 gennaio 2025, le somme pagate faranno riferimento all’anno di imposta 2024. Inoltre, entro i limiti indicati, questi importi non si sommano al reddito di lavoro dipendente, ai fini IRPEF. Nell’anno appena conclusosi, la soglia era fissata a 1.000 euro, per i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro, per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Vediamo, ora, qual è l’altra data prossima da segnare.

Uomo che effettua operazioni al pc
Uomo con la faccia perplessa davanti al pc (Canva) Ilcorrierino.com

Le scadenze fiscali di gennaio

Un’altra data importante da segnare, dopo quelle del 10 e del 12 gennaio, è quella del 16. In questo giorno è fissata la scadenza per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, per le partite IVA che accedono alla proroga. Si tratta delle partite IVA minori che, dal 30 novembre, hanno potuto prolungare fino al 16 gennaio il versamento. Per minori, si intendono tutte quelle persone fisiche, titolari di partita IVA, che nel periodo di imposta precedente hanno dichiarato compensi inferiori a 170.000 euro.

Sempre il 16 gennaio, sono chiamati a fare i loro pagamenti i titolari di partita IVA e sostituti d’imposta. Tutti i pagamenti, dalle ritenute, ai contribuiti INPS, fino al pagamento dell’IVA per i contribuenti che hanno obbligo di liquidazione mensile, devono essere effettuati tramite modello F24.