Doppia entrata con la pensione (pexels.com) – ilcorrierino.comDoppia entrata fissa con pensione e lavoro: ecco che fai da subito una vita da nababbo, nemmeno la legge può più fermarti.Nel nostro Paese raggiungere l’età o i requisiti contributivi per ottenere la pensione è sempre più un sogno.Per chi sta facendo ingresso ora nel mondo del lavoro, l’età pensionabile rischia di essere ben oltre la settantina.Si parla già di nuovi adeguamenti visto che l’aspettativa di vita media non fa altro che crescere.Proprio ultimamente si parla di una novità davvero importante per i lavoratori e gli ex lavoratori: sarà possibile avere la pensione mentre si lavora, ecco come.Pensionati, finalmente un vantaggio anche per loro: pensione e lavoro non contrastano piùCrepi l’avarizia: lo Stato ha messo in campo una misura che consente ad alcune categorie di pensionati di ottenere anche un lavoro retribuito. La notizia ha scosso il mondo del lavoro: sappiamo che i posti di lavoro vacanti sono già pochi, specie nei campi più richiesti, dunque dare la possibilità a chi ha avuto una vita lavorativa e percepisce una pensione di accaparrarsi incarichi retribuiti non sembra affatto una scelta equa.Per comprendere le motivazioni di questa apparente ingiustizia bisogna addentrarsi nella regola del caso specifico, introdotta dalla delibera della Corte dei Conti del Molise il 4 marzo 2025. Tale delibera, infatti, ha posto un precedente piuttosto importante nel nostro Paese, dato che solitamente avere specifici incarichi retribuiti è incompatibile con l’essere percettori di pensione. Ecco cosa è stato deciso in Molise.Pensionata (pexels.com) – ilcorrierino.comPotresti ritrovarti a lavorare con un pensionato: ecco cosa ha deciso la CorteQuesto importante precedente è stato posto dopo il verificarsi di una particolare situazione. Questa vede protagonista una richiesta di un sindaco di un Comune molisano che avrebbe voluto impiegare in Comune un ex impiegato oggi pensionato per un incarico retribuito. Normalmente, la pensione e un incarico retribuito nelle P.A. andrebbero in conflitto, ma la Corte dei Conti ha decretato che in questo caso era possibile impiegare il soggetto già pensionato a fronte di alcune imposizioni.L’incarico era inteso per la durata di un solo anno e un compenso di 28.0000 euro e consisteva in formazione operativa, affiancamento, supporto e assistenza al personale neoassunto. Tra le precisazioni della Corte dei Conti, la prima riguarda la non assimilabilità di tali incarichi a quelli vietati dall’art. 5, comma 9, del D.L. n. 95/2012 (convertito in L. n. 135/2012). Inoltre, gli incarichi devono essere caratterizzati dalla mera condivisione dell’esperienza maturata dal pensionato in favore del personale neoassunto, per un periodo di tempo circoscritto. Infine, bisogna che siano rispettati i limiti imposti dall’art. 7, comma 6, del D.Lgs. n. 165/2001. Infine, la Corte dei Conti ha ribadito che la retribuzione di incarichi svolti da soggetti pensionati sono da poter realizzare solo se hanno titolarità di deroga. Navigazione articoliRecessione, svelata la data di inizio: gli USA non hanno dubbi | Non avete idea di cosa significhi davvero Ultim’ora Italia, “dovete sfollare tutti”: non resterà più nessuno | Edifici vuoti come il un film apocalittico