Ragazzi svolgono un esame
Giovani ragazzi alle prese con un esame (Pexels) Ilcorrierino.com

Non lasciare che il quiz della patente diventi un incubo e superalo al primo colpo: è questa la domanda che terrorizza tutti. 

Fare il quiz della patente e superarlo vuol dire diventare autonomi e indipendenti, poter guidare quando e dove si vuole, senza dover tenere conto a qualcun altro. È questo, infatti, il primo step per la tanto attesa e desiderata patente, che arriva definitivamente solo una volta superata la prova pratica di guida.

Tuttavia, spesso, c’è chi cade nei trabocchetti e nei tranelli, sbagliando il quiz. Con il tempo, sono tanti i cambiamenti attuati in questo campo, per via dello sviluppo della tecnologia, che ha portato il test a essere svolto a computer, ottenendo i risultati in tempo reale. Anni fa, invece, il quiz consisteva in un questionario cartaceo a risposta multipla e per i risultati occorreva attendere di più.

Inoltre, la digitalizzazione permette anche di eliminare ogni margine di errore, perché tutte le correzioni vengono fatte da una macchina e non più da delle persone. Attenzione, però, perché c’è una domanda, tra quelle più diffuse, che causa molte vittime. Il modo in cui viene posta fa sì che molti cadano in errore, venendo anche bocciati se a questa se ne aggiungono altre di risposte sbagliate. Scopriamo qual è la domanda più odiata da tutti.

Le novità in fatto di patenti

Alcuni Paesi, oltre ad aver introdotto i quiz digitalizzati, hanno persino pensato di inserire delle domande a risposta aperta, che richiedono ai candidati di descrivere come applicheranno specifiche regole di traffico in scenari pratici. Quando si inizia a circolare per strada, infatti, è fondamentale saper mettere in pratica tutto ciò che si è appreso dai libri, per essere un conducente più consapevole, in grado di affrontare qualsiasi situazione.

Se pensiamo a questo fattore, unito a quello della tecnologia, potremmo dire che alcuni candidati potrebbero avere difficoltà nello svolgere l’esame per la patente. Tutto il contesto, infatti, rende il test più impegnativo, perché per sostenerlo occorre avere un minimo approccio agli strumenti informatici e una comprensione profonda delle regole del traffico, e delle situazioni di guida.

Ragazza disperata davanti al pc
Ragazza disperata con la testa tra le mani, davanti al computer (Pexels) Ilcorrierino.com

La domanda tranello

Secondo il database ufficiale del ministero, tenendo in considerazione i 7.000 quiz presenti in esso, risulta che c’è una domanda, tra tutte, che richiede più attenzione. Si tratta del quesito che richiede di stabilire se un segnale di pericolo triangolare debba essere posto dietro il veicolo o l’ostacolo da segnalare, ad almeno 50 metri.

Questa domanda ha registrato un tasso di errore del 65,9%. Più della metà dei candidati, dunque, ha rischiato di compromettere o ha compromesso il suo esame per questo quesito che, apparentemente, sembra facile, ma che in realtà trae in inganno parecchie persone. La domanda in questione, infatti, è falsa, in quanto non vi è cenno dell’obbligatorietà di tale azione.