Reddito di cittadinanza (pexels.com) - ilcorrierino.com
Reddito di cittadinanza (pexels.com) – ilcorrierino.com

Se hai degli arretrati che devi intascare da parte dello Stato, allora questo è il tuo mese fortunato: appena in tempo per le vacanze.

Più che riformato, il reddito di cittadinanza è stato praticamente abolito in quanto questo sostegno economico è stato profondamente modificato da parte dei funzionari del Governo vigente in favore dell’Assegno di inclusione con requisiti assai più stringenti per esserne percettori.

Dopo le numerose proteste in piazza in sostegno del mantenimento del reddito di cittadinanza così come era stato approvato anni fa nella precedente legislatura, i cittadini hanno dovuto rassegnarsi a questo cambiamento.

Oggi l’assegno di inclusione (ADI) spetta alle persone non occupabili, che comprendono al loro interno diverse categorie, mentre per gli occupabili che non sono riusciti a trovare un impiego sono state inserite diverse misure di sostegno per trovarne uno e sono stati istituiti corsi di formazione gratuiti e professionalizzanti erogati dallo stato.

Alcuni nuclei familiari, comunque, hanno proseguito nella ricezione del reddito di cittadinanza finché, a Marzo, non sono stati obbligati a inviare una nuova domanda se in possesso dei requisiti per percepire il reddito di inclusione. In alcuni casi c’è ancora necessità della carta RdC per la ricezione degli arretrati: ecco come fare per sapere a quanto ammontano.

Arretrati: dove arrivano le somme delle misure assistenziali

Nel caso in cui un nucleo familiare debba ricevere gli arretrati dell’Assegno Unico, questi vengono erogati sulla vecchia carta RdC, la quale però rimane attiva solamente per la ricezione dell’Assegno Unico, mentre non è non più funzionante per il Reddito di Cittadinanza. Tali arretrati verranno corrisposti tra la metà e la fine del mese, successivamente la carta verrà del tutto disattivata, firmando così l’estinzione totale dell’istituto del reddito di cittadinanza.

Invece, l’importo ordinario dell’Assegno Unico – non gli arretrati – viene accreditato sul conto corrente tramite IBAN.

Carta Rdc: la disattivazione (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Come controllare quanto ti spetta

Grazie alle tecnologie e alla digitalizzazione dei vari enti, è possibile controllare direttamente online se siamo creditori di eventuali arretrati che debbono pervenire dalle casse statali.

Basta andare su MyInps con le credenziali per l’identità digitale (con SPID o Carta di Identità Elettronica). Bisognerà cliccare sulla sezione “fascicolo previdenziale del cittadino”, successivamente andare alla sezione pagamenti, e, infine, selezionale la voce “prestazioni” e prendere visione di tutte le informazioni necessarie per comprendere quanto ci è dovuto e quando sarà effettivamente erogato.