Residenza, attenzione alla doppia tassazzione
Residenza, attenzione alla doppia tassazzione – ilcorrierino.com

Moltissimi contribuenti si ritrovano a pagare passivamente una doppia tassa: attenzione a questo errore della residenza.

Tasse questo argomento genera sempre un certo malcontento nei cittadini. Nulla di strano, visto che l’Italia si posiziona in classifica tra gli Stati europei con imposte più alte. Ad ogni modo – volente o nolente – questo risulta necessario per mandare avanti il Paese, considerando l’importanza di entrate in questo periodo storico di debito pubblico.

Senza soffermarsi sull’importanza o meno delle imposte, ogni contribuente è tenuto a pagare determinate tasse, basate su diversi prodotti o servizi di cui usufruisce, comprese le imposte lavorative. Ma se queste tasse venissero pagate in maniera doppia? La questione potrebbe generare un certo disappunto.

Ad essere tassati maggiormente sembrano essere i beni, in questo caso la casa. Che si tratti di un contratto di affitto o una residenza di proprietà, esistono alcune spese specifiche, come per esempio la Tari. Come sappiamo, la tassa dei rifiuti è obbligatoria per chiunque risiede in una specifica abitazione, indipendentemente dal proprio contratto abitativo. Tuttavia, moltissimi contribuenti la pagano in maniera doppia a causa di una mancata comunicazione al proprio Comune. Ma vediamo nel dettaglio.

Cos’è la Tari e a chi è rivolta

La Tari 2024, la tassa sui rifiuti, coinvolge chi possiede o detiene locali o aree scoperte che potrebbero produrre rifiuti urbani. Secondo la Legge di Stabilità 2014, questo pagamento riguarda chiunque abbia il controllo degli spazi, a prescindere dall’uso che ne viene fatto. Chi sono dunque i soggetti obbligati al versamento? In sostanza, tutti coloro che possiedono o detengono immobili o spazi suscettibili che generano rifiuti. Se più persone condividono la proprietà o la detenzione, sono tutti responsabili del pagamento della Tari.

Una differenza rispetto all’IMU è che la Tari è dovuta dall’utilizzatore dell’immobile, non dal proprietario. Tuttavia, se l’affitto dura meno di 6 mesi, la responsabilità del pagamento rimane al proprietario. In caso di più possessori o detentori, il pagamento deve essere effettuato in solido. In alcuni casi però, può capitare di dover pagare due imposte.

Pagamento doppio della Tari
Tari – ilcorrierino.com

Chi paga la Tari due volte: l’errore da segnalare al Comune

Pagare la Tari due volte è un rischio per chi ha residenza e domicilio diversi. Questa tassa sui rifiuti riguarda chi detiene locali suscettibili di produrre rifiuti, inclusi proprietari, affittuari e chi vive in comodato gratuito. La residenza è dove si vive, mentre il domicilio è il luogo degli interessi personali ed economici. Quando sono diversi, si rischia di pagare la Tari due volte. Ad esempio, se si vive a Torino ma si ha domicilio a Firenze per lavoro, si dovrebbe pagare la Tari su entrambi gli immobili.

Una soluzione potrebbe essere verificare se il Comune di residenza prevede il pagamento della Tari solo per i domiciliati. In tal caso, comunicare il cambio di domicilio eviterebbe la doppia tassazione. Altrimenti, trasferire la residenza nel luogo di domicilio sarebbe l’unica soluzione per evitare questa situazione.