Se paghi con questa banconota rischi una denuncia
I rischi dietro ad una semplice banconota – ilcorrierino.com

Talvolta non facciamo abbastanza attenzione alle banconote che possediamo ma alcune di queste potrebbero farci incorrere in una denuncia.

Quante volte abbiamo scambiato denaro con qualcuno, che sia un commerciante, un parente o qualsiasi altra persona. Questo gesto, in effetti, è alquanto normale, visto che i soldi – nel senso grezzo del termine – servono proprio come mezzo di scambio. Eppure, ciò che è meno scontato è l’osservazione delle banconote, quelle che appaiono tutte uguali ai nostri occhi, ma il semplice difetto potrebbe fare la differenza.

In questo caso non parliamo delle banconote false (per quello bisognerebbe fare un capitolo a parte), bensì di carta moneta originale, stampata dalla Zecca, ma alterata da mano altrui. In questo caso ci riferiamo alle scritte sulle banconote, qualunque sia la loro origine ed entità.

Sebbene queste modifiche artistiche – se così si possono definire – vengano fatte da terze persone, la colpa potrebbe ricadere su chi se le ritrova tra le mani e prova a farle circolare. Tuttavia, questo discorso può prendere diverse direzioni, poiché oltre a poter essere rifiutate nel momento di un acquisto, queste banconote potrebbero rappresentare un problema ben più serio. Ma andiamo per ordine.

Banconote con scritte: cosa rischi e cosa sapere

Chiunque, almeno una volta, si sarà imbattuto in una banconota con qualche scarabocchio o scritta a penna. È sempre fastidioso trovarne una nel portafoglio, perché subito scatta il dubbio: “Il negoziante la accetterà o rischierò di perderne il valore?”. A questo punto sorgono spontanee alcune domande: è reato scrivere sulle banconote? Ci sono rischi per chi imbratta o segna la carta moneta? E le banconote pasticciate possono essere ritirate e sostituite?

Per fare chiarezza, bisogna tornare indietro al 20 marzo 2003, quando la Banca Centrale Europea prese una posizione ufficiale attraverso una circolare. Questa affrontava proprio il tema delle banconote ‘pasticciate’ con scritte, pennarelli o evidenziatori. In particolare, venivano fatte due distinzioni:

  1. Segni di piccole dimensioni: in presenza di scarabocchi, numeri o segni di dimensioni ridotte, le filiali della Banca d’Italia, su richiesta, possono effettuare il cambio con altre banconote integre, a patto che chi richiede il cambio sia in buona fede e non l’autore dei segni stessi.
  2. Segni estesi o danni evidenti: nel caso di danni più gravi o estesi, le banche potrebbero rifiutarsi di ritirare o sostituire la banconota. In questo caso, la perdita del valore nominale sarebbe un rischio concreto.

E qui arriva il bello: non esiste un criterio preciso per stabilire quando una banconota è da sostituire e spesso la decisione viene lasciata alla discrezionalità del personale della banca. Un altro discorso però, riguarda l’eventuale responsabilità dello scarabocchio. Cosa rischia chi si diletta a scrivere o disegnare sulle banconote?

Banconota con scritta a penna, i rischi
La dolce dedica di una mamma che aveva finito la carta – ilcorrierino.com

La responsabilità dell’autore dei segni

Oltre al fatto che sia difficile cogliere sul fatto chi scarabocchia una banconota, in linea generale, la legge non prevede sanzioni per chi appone segni sulla cartamoneta. Insomma, scrivere su una banconota non è di per sé un reato. Tuttavia, attenzione: il reato può scaturire se il contenuto dei segni viola la legge. Pensiamo, ad esempio, a chi scrive frasi razziste o diffamatorie. In questi casi, il responsabile potrebbe essere incriminato per propaganda e istigazione a delinquere o per diffamazione, soprattutto se divulga dati personali, come un numero di telefono o un indirizzo.