App per smartphone
Applicazioni pericolose – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.com

Questa app potrebbe essere potenzialmente pericolosa per ogni utente: la ricerca è stata condotta da esperti 

Lo smartphone è diventato un oggetto di cui difficilmente si può far a meno e che è in grado di risolvere moltissime situazioni della quotidianità.

A partire dall’home banking fino alle applicazioni adatte ad ogni esigenza, il cellulare si è trasformato in un vero assistente personale insostituibile.

Permette di comunicare con amici e parenti in tempo reale, ma anche di gestire i propri impegni o il tempo libero e addirittura di acquistare beni e servizi senza muoversi dal divano di casa.

Le applicazioni utilizzate dagli utenti sono migliaia ed in grado di risolvere qualunque problema. L’e-commerce, ad esempio, ha rivoluzionato il mondo degli acquisti offrendo soluzioni rapide ed immediate.

La rivoluzione digitale ed il cambiamento dei consumatori

In un contesto in cui la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica sono sempre più presenti nella quotidianità, anche i comportamenti dei consumatori stanno pian piano cambiando. L’e-commerce, come abbiamo anticipato, ha modificato il modo di fare acquisti.

Non è più necessario girare centinaia di negozi per cercare l’oggetto desiderato, ma è sufficiente scaricare delle applicazioni sullo smartphone per ottenere tutto quello che vogliamo. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione quando si inseriscono i propri dati sensibili poichè il pericolo potrebbe essere dietro l’angolo.

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L’app potenzialmente pericolosa – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.com

Questa app potrebbe essere molto pericolosa per gli utenti

Le applicazioni di e-commerce stanno avendo sempre più successo poichè facilitano gli acquisti senza sforzi. Una delle piattaforme più utilizzate è Temu che conta migliaia di utenti iscritti, come rilevato da AGCOM, e consente di acquistare a prezzi ridotti rispetto alla concorrenza. Eppure si tratta di un’app potenzialmente pericolosa a causa di alcune caratteristiche ben precise.

L’Istituto nazionale di test per la cybersecurity della Svizzera (TNC) ha condotto uno studio approfondito sulle funzionalità di Temu ed ha scoperto due aspetti che potrebbero compromettere la sicurezza degli utenti. La ricerca ha evidenziato i cosiddetti “red flag” di Temu, ovvero dei segnali di allarme che destano molta preoccupazione. Come riporta il sito web “tecnologia.libero.it“, il primo aspetto allarmante consiste nella capacità degli sviluppatori di eseguire il caricamento dinamico dei codici senza dover aggiornare l’app dallo store e di conseguenza senza passare dai controlli di Google.

Un secondo aspetto che preoccupa è la crittografia dei dati che potrebbe consentire agli sviluppatori di inviare le informazioni ad un server esterno, senza un consenso esplicito. Gli esperti ci tengono a sottolineare che non sono state rilevate attività illecite da parte di Temu, ma per precauzione consigliano di utilizzare lo store da un browser e non dall’applicazione.