Fagioli (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Giunti i risultati di un test all’avanguardia sui fagioli, alcune tipologie sono assolutamente da evitare: allarme per i consumatori.

Ad eseguire un nuovo test sui fagioli è stata la rivista tedesca Oko-test, che ha portato in laboratorio 20 confezioni di fagioli pronti, di cui 8 biologici, per la maggior parte cotti secondo la ricetta Baked Beans, ovvero con aggiunta di salsa di pomodoro, zucchero e spezie.

Se rispetto alla presenza di alcuni pesticidi il test ha avuto risultati molto positivi, non si può dire lo stesso sulla presenza di alcune sostanze potenzialmente pericolose per il nostro organismo. Una presenza che va a mettere a repentaglio la sicurezza alimentare in generale e per quanto riguarda i consumatori.

Il problema principale, infatti, dopo le analisi di laboratorio, risiede nell’utilizzo delle lattine: sono state rilevate tracce di Bisfenolo A; nello specifico in 14 casi su 15 le quantità sono state classificate come “fortemente elevate”.

La contaminazione da BPA ha risparmiato solamente 5 tra i prodotti analizzati, che, non a caso, sono quelli conservati in barattoli di vetro: ecco cosa si rischia a causa del Bisfenolo che ha contaminato gli alimenti.

Bisfenolo A nei fagioli: come è possibile e come evitarlo

Il fattore principale di contaminazione per quanto riguarda i fagioli in lattina è la vernice interna, e in alcuni casi anche quella esterna, dei barattoli di latta. Nonostante i rischi in passato provenissero dalla resina epossidica, materiale che ultimamente non viene quasi più utilizzato per l’inscatolamento alimentare, oggi le vernici presentano comunque un alto rischio.

Il BPA, comunque, è stato ormai classificato come tossico per l’attività di riproduzione, pertanto non dovrebbero essere consentite nemmeno tracce di questa sostanza presenti in generi alimentari.

Fagioli: preferire quelli in vetro (pexels.com) - ilcorrierino.com
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Fagioli in latta, meglio quelli in vetro

Oltre a evidenziare i pericoli del BPA, il test ha sottolineato altri punti dolenti, tra i quali c’è quello relativo alla eccessiva presenza di zuccheri. Note positive, invece, giungono dopo le analisi in merito alla presenza di pesticidi, rilevati in quantità anomale, per la presenza di glifosato, nei prodotti del marchio Suntat.

Un altro aspetto decisamente positivo, invece, risiede nella quantità di nutrienti per quanto riguarda le proteine e le fibre, oltre alla scarsa presenza di grassi. In aggiunta, i livelli di sale sono ottimi: quelli dichiarati, ovvero in media a 0,6 grammi per 100 grammi, sono stati confermati in laboratorio e così si conferma un altro aspetto virtuoso di questi prodotti.