Ragazza felice con soldi in mano (Pexels) corrierino.itFinalmente un po’ di respiro per i lavoratori: da oggi il via a un incremento dello stipendio. È tutto vero.Ogni anno, come le allergie e la prova costume, arriva puntuale anche lui: il 730. Quel documento che ci ricorda quanto abbiamo guadagnato e quanto ci verrà chiesto indietro dallo stato. In un periodo in cui gli stipendi sembrano congelati e i prezzi continuano a salire, fare i conti a fine mese è diventata un’attività sportiva.Le retribuzioni medie italiane sono ferme da anni, mentre tutto il resto corre: affitti, bollette, benzina, il pane integrale con i semi di lino. Il risultato? Un paese stanco, che fatica a progettare il futuro e si consola con piccole vittorie: uno sconto sulla mensa scolastica, un bonus trasporti, o la speranza che lo stipendio arrivi con qualche euro in più.Ma poi arriva aprile, col suo odore di primavera e con le dolenti note fiscali. E lì si balla il solito tango: quanto resta dopo tasse, trattenute, addizionali e contributi vari? Poco, pochissimo. Ma attenzione: qualche spiraglio si intravede.I bonus di StatoUna delle sorprese migliori dell’ultimo periodo riguarda i bonus introdotti dal governo Meloni è che molti di questi sono automatici. Parliamo di agevolazioni come il bonus bollette, pensate per aiutare le famiglie senza obbligarle a presentare moduli, ISEE o andare a caccia di click day.La strategia è semplice: nessuna richiesta, il bonus arriva direttamente in busta paga. Una scelta che semplifica la vita, almeno per una volta, e punta a essere più inclusiva. È come trovare 50 euro nella tasca del cappotto: inatteso, ma gradito. Denaro (pexels) corrierino.itQuanto ti arriverà in più di stipendioPmi.it ha diffuso le informazioni. C’erano una volta le detrazioni sul cuneo fiscale, che facevano sembrare lo stipendio un po’ più allegro. Ma dal gennaio 2025, le regole sono cambiate. La Legge di Bilancio ha introdotto un nuovo meccanismo, abbandonando quello vecchio legato al cuneo contributivo. Risultato? Ad aprile 2025, molti dipendenti pubblici, soprattutto nel mondo scuola e AFAM, si ritrovano con una busta paga più leggera, anche di oltre 100 euro in meno.Secondo le sigle sindacali, come la Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, è tutto colpa del mancato adeguamento della piattaforma NoiPA, che non ha recepito in tempo le modifiche. La federazione, dal canto suo, denuncia una perdita secca: 84 euro al mese, per un totale che supera i 300 euro da inizio anno. Tuttavia, il nuovo sistema porterà davvero benefici nel lungo periodo: gli stipendi cresceranno e queste cifre verranno recuperate. Navigazione articoli“1800 euro se vi piace il verde”, la Meloni ha deciso di premiarvi per questo | È il suo regalo di pasqua posticipato