Giorgia Meloni
Il governo Meloni (Ansa) – Ilcorrierino.com

Novità importanti sono in arrivo dal governo Meloni, finalmente molti italiani potranno risparmiare: ecco ciò che ci aspetta

Tra le finalità del governo Meloni, da tempo ormai dichiarata, vi è quella di arrivare il prossimo anno con una riduzione delle tasse rivolta a chi possiede un reddito medio-alto.

A confermare questa intenzione è il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che pochi giorni fa, al Forum nazionali dei commercialisti ha ribadito il concetto di puntare a una riforma che non vada più a penalizzare le classe medie.

Le classi alle quali fa riferimento, per la precisione, sono quelle con un reddito annuale superiore ai 50mila euro. Infatti con la riforma Irpef varata dal governo Meloni per il 2024, il risparmio massimo arriva per chi guadagna tra i 28mila e i 50mila euro (260 euro all’anno in meno da versare).

A guadagnarci anche, vi è chi percepisce tra i 15mila e i 28mila euro, pur con un risparmio più ridotto. Rimangono invece invariate le cose per coloro hanno un reddito sotto i 15mila euro e quelli che si trovano al di sopra dei 50mila euro.

La nuova riforma punta al risparmio

A fine gennaio, durante un intervento in Parlamento, il viciministro ha riferito che lo scaglione Irpef più alto ovvero quello fissato al 43% per chi guadagna più di 50mila euro all’anno, “è pesante e induce all’evasione”.

Una soluzione, quindi, potrebbe essere quella di ridurre questa aliquota. Insomma, tagliare l’Irpef a chi ha un reddito medio-alto. Questa novità potrebbe essere finanziata con un altro strumento fiscale che il governo ha varato da poco: il concordato preventivo biennale.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (Ansa) – ilcorrierino.com

Tagli sull’Irpef: cosa è previsto

L’ipotesi più spinta sarebbe quella di variare l’Iperf, nello specifico, passare a due aliquote, invece di tre. Facendo un esempio, questa modifica porterebbe a far pagare il 23% fino a 28mila euro di reddito (come avviene oggi) e poi il 35% dai 28mila euro in su.

“Non è pensabile che resti un meccanismo a tre aliquote, perché il contribuente che guadagna 50mila euro non è ricco, paga il 43% e se ci mettiamo le addizionali supera il 50%”, aveva dichiarato Leo alla fine dello scorso anno durante la manifestazione dei Fratelli d’Italia. Il viceministro aveva poi aggiunto:”Ha senso creare un meccanismo di tassazione a due aliquote, un 23% sino a un certo tetto, 28mila euro, poi da 28mila passare al 35% ma non andare oltre perché altrimenti le classi medie vengono penalizzate”.