Novità sulle tasse (depositphotos) - ilcorrierino.com
Novità sulle tasse (depositphotos) – ilcorrierino.com

Alcune notizie scuotono la popolazione italiana: ancora una volta si tratta di fisco, le continue modifiche rendono tutto più costoso.

Ci avviciniamo come a ogni anno al periodo più duro per consulenti del lavoro e contribuenti, che si trovano di fronte alla possibilità di dover sborsare davvero molto denaro da versare nelle casse dello stato.

La situazione fiscale dei cittadini italiani, infatti, è molto difficile visto quanto le tasse sono alte; è anche vero, però, che in Italia vi sono servizi universalmente gratuiti, come scuola e sanità, che in altre nazioni sono privatizzate, pertanto è necessario spendere molto per assicurazioni mediche o contrarre prestiti anche a lungo termine per potersi permettere una buona istruzione.

Nello specifico, le novità di questo periodo si attengono al pagamento della tassa Irap, ovvero la Imposta
sui redditi attività produttive.

Ecco quali saranno tutte le scadenze del 2024: meglio non saltarne nessuna o sono veri guai, visto che le sanzioni pecuniarie non sono certo di basso importo.

L’Irap

Questa tassa si rivolge alle aziende in quanto si parla di una tassa da pagare sul valore della produzione, ovvero quel valore che è costituito dalla differenza tra costi e ricavi, valore che costituisce il cose business dell’azienda, ovvero il motivo per il quale l’azienda è stata fondata.

Le imprese italiane, ovviamente, non amano particolarmente questa imposta, anzi, è in realtà una delle più odiate, in quanto vista la composizione dell’imposta, questa va a penalizzare soprattutto le aziende che hanno bisogno di un certo numero di persone per funzionale – hanno, cioè, un capitale umano molto ampio.

Irap (depositphotos) - ilcorrierino.com
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La tassa per la produzione aziendale

Sembra che nel progetto di riforma fiscale vi siano dei cambiamenti in vista per quanto riguarda la tanto odiata Irap: non resta che sperare che e modifiche saranno in favore di aziende e contribuenti.

Nel frattempo bisogna ricordare che l’aliquota Irap è fissata al 3,90%, seppure le Regioni hanno possibilità di modificare, seppure entro certi parametri, i punti percentuali se ritengono sia corretto, essendo l’Irap una tassa gestita a livello regionale. Le scadenze di questa tassa cadono il 30 giugno (per l’anno precedente), salvo eventuali proroghe, e il 30 novembre è la scadenza per il versamento del secondo acconto per l’anno successivo. Per il pagamento è necessario l’utilizzo del modello F24.