Lasciarsi (pexels.com) – ilcorrierino.comSe il suo nome inizia così non ti conviene nemmeno iniziare ad uscirci: è praticamente illegale, può finire davvero malissimo.Sono state tante le discriminazioni che coppie considerate lontane dall’ordinario hanno dovuto subire.Basta pensare a chi appartiene a due etnie diverse o alle coppie LGBT+.Il mondo è ancora un luogo davvero colmo di pregiudizi e di idee rigidi sulla normalità.Tantissimi passi avanti sono stati fatti finora, eppure un nuovo divieto spunta per quello che è un amore non convenzionale: ecco la lettera da temere.Nessun tappo di una lattina da muovere avanti e indietro: questa è l’iniziale da temere per una nuova storiaL’amore dovrebbe essere libero da ogni tipo di preconcetto e giudizio. Sfortunatamente, questa idea è una sorta di idillio che non è stato raggiunto. La nostra società si basa sugli stereotipi, e in un certo senso anche i nostri ragionamenti. Ecco perché è sempre bene mettersi in discussione ogni qualvolta sentiamo di avere un pensiero ben preciso su questo o su quello. In ogni caso, quello che sta accadendo in questa epoca sembra venir fuori da un film.A iniziare con l’allarme sono un gruppo di psicologi della Missouri University of Science & Technology che hanno pubblicato un pezzo sulla rivista Trends in Cognitive Sciences. L’articolo, come riportato da hdblog.it, riguarda i potenziali nuovi rapporti che potrebbero sbocciare tra essere umano e intelligenza artificiale. Sappiamo, infatti, quanto la presenza di quest’ultima sia sempre più ingombrante e pervasiva: ecco cosa hanno scoperto gli esperti su possibili intrecci futuri con l’uomo. “Her” di Spike Jonze (Screenshot IG) – ilcorrierino.comZero film, è tutta realtà: se ti innamori della tecnologia non sei più un nerd strano come negli anni ’80Nel film “Her” di Spike Jonze accadeva proprio questo: il protagonista viveva una intensa storia d’amore con quella che altro non è una evoluzione, affatto inimmaginabile, dell’IA che ad oggi è uno strumento presente in tutti gli smartphone e altri dispositivi. Secondo il team di psicologi capitanato dall’esperto Daniel Shank, magari oggi non si può parlare di innamoramento, ma, secondo gli studi eseguiti da lui e il gruppo di ricerca della Missouri University, un certo tipo di fascino è esercitato con l’IA.Nello specifico, lo studio attenziona chi legge rispetto alla capacità sempre migliore dell’IA di imitare comportamenti umani riconducibili all’empatia, al punto che risulta già possibile sviluppare un attaccamento emotivo verso entità basate sull’intelligenza artificiale. Lo studio raccomanda di monitorare questo tipo di dinamiche, visto che potremmo doverci difendere da possibili “seduzioni tecnologiche”: insomma, se le sue iniziali sono I e A, nella maggioranza dei casi, è meglio lasciar perdere. Navigazione articoliUltim’ora, “C’è un altro vulcano in Italia”: tutti pensate al Vesuvio e all’Etna ma è lui che dovete temere