Un vulcano (pexels) corrierino.itIl nuovo vulcano sta già spaventando tutti. Non è noto come Vesuvio ed Etna, ma è potenzialmente più pericoloso.I vulcani sono tra i fenomeni naturali più affascinanti e allo stesso tempo più inquietanti. Non sono altro che spaccature nella crosta terrestre da cui fuoriescono magma, gas e vapori. Ma perché esistono? Tutto parte dai movimenti delle placche tettoniche.Quando si scontrano o si allontanano, creano delle zone di forte pressione, e il magma presente nel mantello terrestre riesce a farsi strada verso la superficie. Il risultato è un’eruzione, spettacolare ma spesso pericolosa. Ci sono vulcani ovunque: sotto gli oceani, nei deserti, sulle isole, persino sotto il ghiaccio.Alcuni sono attivi, cioè eruttano regolarmente, altri sono quiescenti, in pausa da secoli. Poi ci sono quelli spenti, che si presume non si riattiveranno mai più. Il bello è che i vulcani non rispettano orari o calendari: possono restare silenti per secoli e poi svegliarsi all’improvviso.Il caso italianoI vulcani hanno contribuito alla formazione dell’atmosfera, di nuove terre, rendendo il suolo fertile grazie ai minerali che rilasciano. In pratica, sono una forza della natura fondamentale per l’equilibrio del pianeta. Ma anche un promemoria costante che la Terra, sotto i nostri piedi, è tutt’altro che ferma.Quando si parla di vulcani in Italia, i primi nomi che vengono in mente sono il Vesuvio e l’Etna. Il primo è tristemente famoso per l’eruzione del 79 d.C. che cancellò Pompei ed Ercolano; il secondo, invece, domina la Sicilia orientale con le sue frequenti eruzioni spettacolari. Ma adesso non sono i soli. Vulcano in attività (pexels) corrierino.itIl nuovo vulcanoAnsa.it ha diffuso la news. Negli ultimi anni, l’area dei Campi Flegrei ha attirato l’attenzione per una serie di episodi di bradisismo e questo ha riacceso le paure legate a una possibile nuova eruzione del Vesuvio. Ma gli scienziati ora guardano altrove. C’è un nuovo vulcano in città. O meglio, sotto il mare. Un gruppo di ricercatori dell’INGV e del CNR ha scoperto, grazie a rilievi aerei e navali, l’esistenza di una caldera sottomarina mai documentata prima.È una vasta conca formatasi a seguito del collasso di un’enorme camera magmatica, probabilmente dopo un’eruzione devastante. Accanto a questa struttura, c’è una frana sottomarina di dimensioni colossali, che si estende per decine di chilometri. Secondo gli studiosi, questo evento potrebbe addirittura aver generato uno tsunami in passato. È una scoperta che cambia tutto. Il vulcano sconosciuto sotto il Tirreno potrebbe essere la chiave per capire la storia geologica della regione e, soprattutto, per prevenirne i futuri rischi. Navigazione articoliUltim’ora, Nuova ‘epidemia’ in Italia: “Già 15 milioni ne è affetto, molti non lo sanno ancora” | Se avete questo sintomo correte dal medico