Scopri se ti multeranno per la tua disoccupazione
Persona stressata (pexels) corrierino.it

Incredibile ma vero: da adesso devi stare attento a cosa chiedi per la tua disoccupazione. Ti controllano e non lo sai.

Tra scadenze, ferie e retribuzioni, la nostra vita lavorativa è un vero e proprio equilibrio su una corda tesa. Le ferie sono diventato un miraggio nel deserto delle nostre giornate, quei momenti in cui possiamo finalmente staccare la spina e ricaricare le batterie.

Ma attenzione, perché mentre sogniamo spiagge assolate e montagne innevate, c’è un appuntamento che incombe su di noi: la dichiarazione dei redditi. Già, proprio così. Ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, arriva il momento di fare i conti con il fisco.

E quest’anno, il calendario fiscale prevede alcune date da segnare in rosso:​ 30 aprile 2025 per l’accesso al modello 730 precompilato, ad esempio. Ma non è tutto, perché bisogna ricordare anche la scadenza relativa, a giugno, in luogo di quella di settembre degli anni passati.

Le brutte sorprese del 730

Parlando di lavoro e futuro, c’è una crescente preoccupazione tra i più giovani riguardo alla possibilità di maturare una pensione adeguata. Con contratti precari, stage non retribuiti e una carriera lavorativa spesso frammentata, molti si chiedono se riusciranno mai a godersi una pensione dignitosa.

Questa incertezza porta a riflettere sulla sostenibilità del sistema pensionistico e sulla necessità di riforme che tengano conto delle nuove dinamiche del mercato del lavoro. Investire in una previdenza complementare potrebbe essere una soluzione, ma non tutti hanno le risorse o la consapevolezza per farlo.​

Scopri se ti multeranno per la tua disoccupazione
Anziano arrabbiato (pexels) corrierino.it

La multa per la disoccupazione

Ma secondo infoemplea2.com ci sarebbe un nuovo pericolo dietro l’angolo. Stanno assegnando sanzioni per chi percepisce l’indennità di disoccupazione e lavora in nero. L’ispettorato del Lavoro e il ministero del Lavoro hanno intensificato i controlli per stanare queste pratiche. Le sanzioni per i datori di lavoro possono arrivare fino a 225.018 euro. Ma non finisce qui: anche il lavoratore rischia grosso. Chi viene sorpreso a lavorare in nero mentre percepisce la NASpI può essere accusato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, con pene che vanno dalla reclusione da sei mesi a tre anni. Inoltre, è obbligato a restituire tutte le somme indebitamente percepite. ​

Queste misure hanno l’obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire che i sussidi vengano erogati solo a chi ne ha effettivamente diritto. Le autorità utilizzano banche dati interconnesse e strumenti di tracciamento per individuare possibili frodi, assicurando così che le risorse pubbliche vengano utilizzate correttamente. Insomma, bisogna stare attenti: è fondamentale rispettare le regole e operare nella legalità. Il tutto, ad ogni modo, sta avvenendo in Spagna.