Epidemia (pexels) corrierino.comNon siamo pronti a una nuova epidemia, ma sta per succedere di nuovo. Ecco cosa aspettarti prossimamente.Ci stiamo riprendendo solo adesso. Dopo anni di mascherine, tamponi, restrizioni e paura, l’Italia prova a rialzarsi da quello che è stato un evento storico senza precedenti per le generazioni più giovani. Il Covid ha cambiato tutto, ma non è stato un fulmine a ciel sereno.Le epidemie sono sempre esistite, e continueranno a esistere. Sono il risultato di un equilibrio fragile tra esseri umani e ambiente, un gioco pericoloso tra virus, batteri e il modo in cui viviamo. Globalizzazione, viaggi internazionali, consumo intensivo di risorse e cambiamento climatico rendono più probabile la comparsa di nuove malattie.Non solo, bensì anche la diffusione. I virus non nascono per colpire noi, ma trovano nell’uomo un “ospite perfetto”, soprattutto quando le condizioni sono favorevoli. Basta poco: un contatto con un animale, un cibo contaminato, una mancanza di controlli.Il CovidNel corso della storia, le epidemie hanno sempre avuto effetti devastanti. Ma con il Covid abbiamo capito quanto tutto possa cambiare in fretta. E mentre torniamo a una nuova normalità, dovremmo chiederci se abbiamo davvero imparato qualcosa da quell’esperienza.Il Covid non ha solo colpito i polmoni. Ha lasciato segni profondi nel modo in cui viviamo, socializziamo, lavoriamo e cresciamo. I giovani in particolare si sono trovati catapultati in una realtà sospesa, fatta di scuole chiuse, esami online, isolamento e ansia. Molti non hanno mai davvero recuperato. E adesso potrebbe capitare tutto ancora. Persone in mascherina (pexels) corrierino.itLa nuova epidemiaNon fa notizia, non costringe al lockdown, non si trasmette per via aerea. Ma colpisce più di qualsiasi altra malattia: è l’ipertensione, e in Italia ne soffrono 15 milioni di persone. È la patologia cronica più diffusa nel nostro paese, e cresce ogni anno. Il problema? Spesso non dà sintomi, almeno non all’inizio. Per questo viene chiamata killer silenzioso.L’ipertensione non è una malattia a sé: è un fattore di rischio per infarti, ictus, insufficienza renale. Significa che chi ce l’ha, anche se si sente bene, sta già danneggiando cuore e vasi sanguigni. Tra le cause più comuni ci sono cattiva alimentazione, sedentarietà, stress e consumo eccessivo di sale. Negli ultimi anni, complice anche la pandemia e le sue conseguenze sullo stile di vita, i casi sono aumentati. Mangiamo peggio, ci muoviamo meno e abbiamo più ansia. Eppure, basta una misurazione periodica e qualche cambiamento nelle abitudini per evitare danni seri. Ma serve consapevolezza. Serve parlarne. Perché le epidemie non sono solo quelle che finiscono in prima pagina. Navigazione articoli“Chi vive in un condominio deve chiudere il conto corrente”, vi spillano fino all’ultimo centesimo altrimenti