Matrimonio, per poco (pexels.com) – ilcorrierino.comDopo le prove di convivenza, esistono anche le prove di matrimonio: non più una promessa indissolubile, ma un tentativo di coppia.Attorno al matrimonio, negli anni, si è costruito un enorme business. Le feste nuziali sembrano diventare ogni anno più sfarzose, costose e piene di novità dal punto di vista dello stile, del cibo, della location.La cerimonia religiosa assume sempre più significati laici. Quello che è accaduto ultimamente, però, costituisce un importante precedente.Una lite legale dopo il matrimonio è stata sciolta sia dal tribunale religioso che dalla Corte di Cassazione. La decisione, però, ha stupito tutti quanti.Una sposa per prova: la legge ha deciso sul ricorso del maritoUna coppia era convolata a nozze, ma, dopo sei mesi, la coniuge aveva deciso di non voler portare avanti il matrimonio e, anzi, si era rivolta direttamente al tribunale religioso. Presso tale autorità aveva dichiarato di non essere a conoscenza, al tempo del “sì”, del carattere indissolubile dell’unione matrimoniale.Per quanto possa sembrare un caso quanto meno particolare, attraverso una sentenza del 2011, il tribunale religioso aveva accordato alla coniuge l’annullamento del matrimonio. La (ex) moglie aveva dichiarato, ancora in quella sede, di essersi sposata per fare una prova, un tentativo, di unione con il marito: pertanto la sua promessa non aveva, per lei, carattere eterno. Proprio a questo punto, il marito aveva deciso di attivarsi attraverso un ricorso alla Cassazione per lesioni sul piano morale e materiale: ecco qual è stata la sentenza in merito. Non è per sempre (pexels.com) – ilcorrierino.comMatrimonio, ma solo per capire come ci si trova: il verdetto della CassazioneDopo il ricorso del marito, la Cassazione ha pronunciato una sentenza respingendolo. Infatti, la facoltà di troncare il legame matrimoniale rientra nel novero delle libertà individuali e personali protette dalla Costituzione: il coniuge può decidere in ogni momento di troncare questo legame, a prescindere se il motivo risieda o meno nella mancanza di conoscenza dell’indissolubilità di tale promessa.Ai sensi della legge, infatti, il matrimonio altro non è che un vero e proprio contratto. In genere, infatti, è assai più complesso ottenere l’annullamento dal tribunale religioso. Comunque, al marito non è stato accordato alcun tipo di risarcimento per i presunti danni. Ovviamente, anche in questo caso dovrà avere luogo la procedura di separazione e poi quella di divorzio, per fare sì che il contratto di matrimonio venga sciolto in modo definitivo dal punto di vista legale. Navigazione articoliPoche settimane e rischi di perdere tutto: richiedi subito questo bonus | Ci sono migliaia di euro a tua disposizione