Occhi
Visita oculistica – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.com

Con una semplice visita oculistica si può prevenire una pericolosa patologia: la scoperta degli esperti può salvare la vita 

La prevenzione è indispensabile per ridurre l’incidenza di patologie che possono avere anche conseguenze molto gravi sulla salute delle persone.

Come riporta il sito web dell’Istituto Superiore di Sanità, moltissimi studi scientifici hanno dimostrato che circa l’80% delle malattie cardiache o di ictus possono essere evitate grazie ai controlli di prevenzione.

Molte patologie, infatti, sono silenziose e talvolta si presentano quando hanno raggiunto una gravità avanzata.

In questo ambito, i regolari controlli medici associati ad uno stile di vita sano possono fare la differenza e consentono di individuare per tempo eventuali problematiche.

L’importanza della visita oculistica

Migliorare la qualità e le aspettative di vita è possibile grazie alla prevenzione, ma a volte vengono sottovalutate alcune visite mediche che al contrario sono indispensabili. In pochi sanno che una semplice visita agli occhi merita tutta la nostra attenzione.

Uno studio condotto da The Hong Kong Polytechnic University e pubblicato sulla rivista ‘Heart‘ ha dimostrato che una visita oculistica può addirittura salvarti la vita. Secondo i ricercatori, infatti, esiste una correlazione tra l’esame della retina e l’insorgere di una patologia ben più grave.

Visita oculistica
Esame della retina – Fonte Pinterest – Ilcorrierino.com

La scoperta degli esperti: una visita oculistica può salvare la vita

Una ricerca condotta da The Hong Kong Polytechnic University ha evidenziato che mediante una semplice visita oculistica e soprattutto non invasiva, è possibile predire il rischio di una patologia molto grave. “L’intricata rete vascolare della retina condivide caratteristiche anatomiche e fisiologiche comuni con la vascolarizzazione del cervello, rendendola un candidato ideale per valutare i danni causati da malattie sistemiche“, spiegano i ricercatori.

Grazie all’innovazione dell’intelligenza artificiale, il Retina-based Microvascular Health Assessment System (Rmhas) consente di identificare con precisione i marcatori biologici che evidenziano il rischio di ictus. Come riporta il sito web “adnkronos.com“, la ricerca è stata effettuata su 68.753 partecipanti a cui è stato esaminato il fondo oculare attraverso 30 indicatori suddivisi in 5 categorie. L’analisi finale si è poi concentrata su 45161 soggetti con un’età media di 55 anni, di cui 749 partecipanti hanno avuto un ictus durante il periodo di osservazione.

I ricercatori hanno spiegato: “Queste persone tendevano a essere significativamente più anziane, di sesso maschile, fumatori e diabetiche. Inoltre, pesavano di più, avevano una pressione sanguigna più alta e livelli più bassi di colesterolo ‘buono’, tutti fattori di rischio noti per l’ictus“. Lo strumento di intelligenza artificiale utilizzato nella ricerca per prevedere il rischio di futuri ictus, si è rivelato valido tanto quanto l’analisi dei fattori di rischio comuni come il fumo o il peso.