La chiusura di Unicredit
La chiusura di Unicredit – ilcorrierino.com

Unicredit lancia – con stretto preavviso – un annuncio della sua chiusura: cosa sta succedendo alla prestigiosa banca italiana?

Unicredit conserva da oltre 25 anni una storia e un successo di tutto rispetto. Nata nel 1998 dalla fusione di Credito Italiano e Unicredito, proviene da due gruppi bancari italiani di una certa importanza che da soli riunivano una decina di istituti bancari nazionali, tra cui il prestigioso Rolo Banca, attivo sin dal 1437.

Dalla sua nascita, il gruppo Unicredit ha continuato a crescere attraverso nuove acquisizioni sia in Italia che all’estero. Questo, consolidato la sua presenza nel mercato italiano e ha espandendo le proprie attività nei mercati emergenti, acquisendo la Ukrsotsbank in Ucraina e il gruppo tedesco HVB, formato anch’esso dall’unione di due importanti istituti bavaresi.

Oggi, Unicredit è non solo un leader nel settore bancario, ma custodisce anche uno dei più importanti archivi storici d’Italia presso l’Archivio Storico UniCredit. La sua biblioteca vanta un vasto patrimonio di circa 60.000 volumi, inclusi preziosi libri d’arte e antichi provenienti dall’ex Credito Italiano. Tuttavia, qualcosa sembra cambiare in questi anni, non solo nella società Unicredit, ma in tutto l’ecosistema bancario mondiale.

Unicredit annuncia la chiusura di oltre 450 filiali

Anche se Unicredit è in buona forma finanziaria dopo l’incorporazione di Unicredit Service SCpA nell’ottobre 2022, ha annunciato la riduzione di oltre 6.000 posti di lavoro e la chiusura di 450 filiali solo in Italia entro il 2024, come parte di un piano di ridimensionamento avviato nel 2020 e attualmente in corso. Il motivo? La digitalizzazione sempre più crescente degli istituti bancari.

Secondo un recente report di Temenos, un gruppo svizzero leader nel settore finanziario, il 65% dei dirigenti bancari nel mondo prevede che le filiali bancarie tradizionali siano destinate a scomparire entro i prossimi cinque anni. Un esempio lampante sembra essere mostrato da Intesa SanPaolo, che con l’incitazione al passaggio ad Isybank, ha avuto come obiettivo quello di far comprendere il concetto di banca digitale.

Unicredit e il progetto della digitalizzazione
Unicredit e il progetto della digitalizzazione – ilcorrierino.com

La chiusura improvvisa della filiale Unicredit

Tra le tante chiusure previste per questo 2024, Unicredit ha annunciato la volontà di abbassare le serrande della filiale a San Giusto, lasciando attivo solo lo sportello bancomat. La notizia è stata comunicata all’Amministrazione Comunale e ai correntisti con breve anticipo, praticamente un mese prima della cessazione dell’attività di sportello.

Il sindaco Giosi Boggio ha espresso una certa preoccupazione per questa decisione. Il Comune di poco più di 3mila abitanti della città di Torino, risulta essenziale per la popolazione più anziana e dunque poco digitalizzata. Tuttavia, poco si può fare, se non ampliare la proposta bancaria e postale nella zona, sottolinea Boggio. La chiusura della filiale di Unicredit, infatti, riflette un destino simile a quello di altri Comuni vicini, come Mazzè e Candia Canavese, anch’essi protagonisti della stessa sorte.